Sgravi fiscali e contributi statali per chi fa fitness
Sgravi fiscali e contributi statali per quei cittadini che praticando sport contribuiscano «al risparmio sulla spesa sanitaria in termini si salute pubblica». E’ quello che chiede il senatore Antonio Razzi (Forza Italia) in una interrogazione al ministro della Salute. Razzi chiede di aiutare «quei cittadini che vogliono affrontare un percorso fitness, volto alla prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari»
Riportiamo di seguito il testo dell’interrogazione:
INTERROGAZIONE RAZZI al Ministro della Salute.
Premesso che:
– il termine fitness deriva dall’aggettivo inglese fit («adatto») e viene tradotto in lingua italiana con i termini idoneità, capacità e preparazione fisica. Dagli anni ’90 questo termine è stato adoperato sempre più frequentemente per definire lo stato di benessere fisico dell’individuo;
– in ambito sportivo il fitness può essere inteso come: Fitness specifico, cioè la capacità di svolgere un particolare compito motorio, indipendentemente dallo stato di forma fisica del soggetto e Fitness generale, quando viene identificato con lo stato generale di salute, forma fisica e benessere dell’organismo;
– l’attività di fitness significa, dunque, maggiore attenzione per le condizioni di salute e di benessere dell’individuo. Sarebbe, quindi, auspicabile, che i cittadini venissero stimolati, con agevolazioni economiche, nella pratica dello sport;
– una maggiore attenzione alla salute dei cittadini significherebbe minori spese e quindi un risparmio in termini di costi sanitari a carico delle strutture assistenziali nazionali;
– in molti paesi europei, succitate indicazioni sono pratica diffusa. Tali attività di fitness meriterebbero, anche in Italia, incentivi ed elargizioni a favore di quanti investono, con l’acquisto di abbonamenti semestrali ed annuali, per praticare sport a tutti i livelli, affinché possa diventare normale prassi;
– a giudizio dell’interrogante intervenendo oggi in aiuto dei cittadini, offrendo loro la possibilità di svolgere attività sportiva con incentivi statali, si otterrebbe un risparmio in termini di minor ricoveri e minor malattie domani,
si chiede di sapere:
quali orientamenti intenda esprimere, in riferimento a quanto esposto in premessa e, conseguentemente, quali iniziative voglia intraprendere, nell’ambito delle proprie competenze, per sostenere un programma intergrato di fitness, in favore dei cittadini italiani, prevedendo degli sgravi fiscali;
se intenda concedere l’erogazione di contribuiti statali, nei confronti di quei cittadini che vogliono affrontare un percorso fitness, volto alla prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari;
se ritenga utile la pubblicità di tali iniziative all’interno degli istituti scolastici di ogni ordine e grado.
Sen. Antonio Razzi
Segretario Commissione Esteri
Fitness Lab
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