Novità McFit: Rainer Schaller passa il testimone all’italiano Vito Scavo

Novità McFit: Rainer Schaller passa il testimone all’italiano Vito Scavo

Dopo oltre 20 anni di storia per l’azienda alla quale Rainer Schaller (49) ha dato vita e che ha plasmato personalmente fino a oggi come fondatore, CEO e socio unico, è giunto il momento per una svolta naturale: con effetto immediato Rainer Schaller si ritira dalla gestione operativa del core business aziendale della McFIT Global Group e cede questo ramo al suo COO Vito Scavo. 




Spiega Rainer Schaller: „In passato ci sono già state persone che hanno ricoperto questo ruolo, ma con nessuno di loro mi sarei mai sentito tanto sicuro dall’arrivare a compiere questo passo“.

E ancora: „La nostra azienda ha una filosofia molto particolare che è fondamentale avere  interiorizzato e fatto propria, per poterla portare avanti. Vito Scavo è sia umanamente che professionalmente la perfetta incarnazione del COO. Possiede una conoscenza capillare del settore e a soli 19 anni er già proprietario della sua prima palestra“.

Vito Scavo (43) è l’esempio perfetto del „self made man“. Da sempre affascinato dalla persona di Rainer Schaller e naturalmente dall’enorme successo di McFIT e della sua storia, Vito ha avuto sin da giovanissimo l’obiettivo di lavorare un giorno per McFIT. Tuttavia, le sue candidature spontanee non sono mai sfociate in colloqui di lavoro.

Spiega Scavo: „Rinunciare non è mai stata per me un’opzione. Sapevo quindi che avrei dovuto tentare un approccio diverso per riuscire a farmi notare.“

Nel 2011, Vito Scavo fonda „Happy Fit“ e apre in brevissimo tempo 14 centri fitness in Italia. Il tutto molto velocemente, con successo e senza grossi capitali alle spalle.

Queste palestre che spuntavano come funghi in Italia non passarono inosservate agli occhi di McFIT, che Vito Scavo decise di contattare nuovamente, questa volta con successo, con una offerta di vendita di tutte le filiali. Fu chiaro da subito che Rainer Schaller e Vito Scavo si trovavano sulla stessa lunghezza d’onda. Con una stretta di mano fu dunque stabilita l’integrazione della catena di palestre „Happy Fit“ nel McFIT Global Group e l’ingresso di Vito Scavo all’interno del gruppo.

„Poter lavorare all’interno di McFIT era la mia condizione preliminare per la vendita“ aggiunge Vito Scavo.„

Non è un caso che  io avessi pensato i centri „Happy Fit“ sotto ogni punto così simili a quelli di McFIT nella struttura, nel design e negli arredi, da poter essere re-brandizzati anche semplicemente cambiando l’insegna per assimiliarli completamente a quelli di McFIT“.

Con modestia, ma non senza un pizzico di orgoglio, Scavo prosegue: „A conti fatti non posso non compiacermi quando penso a come tutto questo sia stato possibile e al punto nel quale ci troviamo oggi“

Vito Scavo non è soltanto COO del McFIT Global Group dal 2014 e assume adesso la gestione del core business di Rainer Schaller, ma dal 2018 è anche partner alla pari di McFIT in Italia e partecipa in questo modo anche dal punto di vista economico al successo dell’azienda..

L’imitazione minuziosa di McFIT

I genitori di Vito Scavo erano lavoratori provenienti dal Sud d’Italia e trasferitisi nel Baden Württemberg. Ancora oggi è lì che sua madre lavora, in una fabbrica del settore automobilistico, da ben 45 anni.




Scavo trascorre i suoi primi dieci anni di vita a Bari insieme ai nonni. Arrivato in Germania negli anni ’80, non parla una parola di tedesco. Con l’aiuto dei genitori e di “una buona scuola e insegnanti in gamba” riesce ad affrontare il grande cambiamento.
Una grossa mano gli viene data anche dalla pratica degli sport di combattimento: detiene il 2° Dan di Ju Jitsu, la cintura nera  della categoria superiore.  È stato inoltre campione nazionale tedesco di kickboxing  e campione europeo di Karate.

Combattere, perseverare, cercare continuamente nuove soluzioni: tutto questo caratterizza da sempre la personalità di Vito Scavo. E naturalmente lo spirito imprenditoriale: a soli 19 anni, Scavo fonda la sua prima  palestra nei pressi di Tuttlingen, insegna Ju Jitsu e apre successivamente diversi bar, ristoranti e locali.
Nel tempo libero si dedica alla lettura di testi di economia, si confronta con esperti, spinto sempre dalla voglia di apprendere i principi basilari dell’economia.

Il suo rientro in Italia, Scavo lo pianifica nei minimi dettagli. Per cominciare, osserva attentamente per settimane le palestre McFIT, studia la disposizione dei vari ambienti e prende nota di quali materiali siano stati utilizzati e in che modo.  Quindi, ottenuto del credito,  si trasferisce a Treviso, nel Nord-Est d’Italia. Lì apre il suo primo centro fitness, seguendo in tutto e per tutto il modello dell’azienda tedesca, come anche semplicemente il nome “Happy Fit” lascia intuire. Il tutto con lo scopo di rivendere in un secondo momento a McFIT.
Tre anni più tardi i centri fitness Happy Fit nel Nord d’Italia erano già 14 e altre due aperture erano già in programma. Il fatturato ammontava a 9 milioni di Euro. Fu allora che Vito Scavo si fece nuovamente vivo con McFIT e questa volta i vertici aziendali drizzarono letteralmente le  orecchie.  Un’analisi interna mise in luce quanto sorprendentemente simili le palestre Happy Fit fossero rispetto ai centri  McFIT, tanto che sarebbe bastato anche semplicemente sostituire l’insegna.

Dal momento dell’acquisizione, datata 2014, Schaller e Scavo sono inseparabili. Scavo parla con entusiasmo di quanto abbia appreso dal fondatore di McFIT in termini di leadership e management.
„In passato ci sono già state persone che hanno ricoperto questo ruolo“, spiega Schaller, „ma con nessuno di loro mi sarei mai sentito tanto sicuro dall’arrivare a compiere questo passo“.
Il concetto di cambiamento è insito in Schaller. Per tutta la sua vita  è stato un imprenditore che si è dedicato a tempo pieno al business. Già da giovane era alla guida di alcuni punti vendita Edeka di proprietà della sua famiglia e ancora oggi ne possiede uno nella sua città natale, Schlüsselfeld, non lontano da Bamberga. A quell’epoca risale anche la sua idea di applicare il modello del discount, proprio del commercio al dettaglio, anche al mondo delle palestre. Nel 1997, all’età di 28 anni, Schaller apre il primo centro McFIT a Würzburg. Oggi la catena ne conta ben 290.

Ora, che di anni ne ha 49, Schaller vuole dedicare più tempo al suo figlioletto di un anno e occuparsi in prima persona di svariati altri progetti, tra i quali la sua agenzia chiamata Tigerpool.  Nella città di Oberhausen, Rainer Schaller aprirà inoltre “The Mirai”, un vero tempio del fitness nel quale chiunque potrà allenarsi senza pagare nulla: sarà il centro fitness più grande del mondo. Gli introiti proverranno, tra l’altro, dalle aziende produttrici di macchinari e attrezzature per il fitness, che potranno presentare e far provare i propri prodotti al pubblico come in una sorta di fiera del fitness permanente.

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