Linkedin a supporto del corporate fitness

Linkedin a supporto del corporate fitness

Ad ottobre 2011 scrissi un articolo sulla rivista La Palestra sulle opportunità che possono esserci stipulando accordi di partnership con aziende presenti sul territorio a cui proporre i nostri servizi per i loro dipendenti.

In America già da decenni si parla di corporate fitness ossia di programmi di promozione del benessere e del wellness (per esempio palestra, classi di aerobica, sedute per smettere di fumare, massaggi, terapie per il controllo dello stress, …) offerti dalle aziende direttamente o indirettamente ai propri dipendenti. Buona parte delle aziende americane investono nel benessere dei propri dipendenti con l’obiettivo di aumentarne la produttività, diminuire le ore di assenteismo per malattia e quindi ottenere un risparmio.

Consiglio di rileggere l’articolo nel quale si dicono cose a mio avviso ancora attuali.

A quello che pubblicai nel 2011 aggiungerei una “integrazione al passo con i tempi”, ossia una nuova opportunità per pubblicizzare i servizi fitness e benessere che possiamo offrire alle aziende del nostro territorio.


Sto parlando della pubblicità su Linkedin e della possibilità di fare attraverso questo canale pubbliche relazioni digitali.

Linkedin è un Social Network Professionale che in Italia conta al momento circa 4 milioni di iscritti ed è in continua crescita. Gli utenti si iscrivono, completano il loro profilo, inserendo titolo di studi, professione, ruolo all’interno dell’azienda, nome dell’azienda, esperienze, corsi ed interagiscono con gli altri membri tramite Gruppi a tema.

Attraverso di esso le aziende, creando la propria pagina, possono dare vita ad un network di consulenti, dipendenti, fornitori, potenziali collaboratori ecc., con i quali instaurare conversazioni focalizzate su tematiche legate al business.

La novità recente, a mio avviso molto utile per il settore del fitness per proporre servizi corporate, è la possibilità di fare advertising su questo social network attraverso annunci sponsorizzati e a costi contenuti.

Gli annunci possono essere diretti a un sito esterno, ad esempio una landing page, a un profilo personale su LinkedIn o a un profilo aziendale su LinkedIn.

L’annuncio è composto di: un titolo (“Headline”), una descrizione di 75 caratteri in 2 linee e un’immagine di massimo 2 MB che viene ridimensionata a 50×50 pixel.

LinkedIn ADS offre la possibilità di scegliere il nostro target, in base ai seguenti possibili criteri: località, azienda, ruolo, scuola, capacità, gruppi, sesso, fascia d’età.

Il limite attuale per le aziende con club unico (non catene).

Entrando nel dettaglio dell’elemento località, in Italia si possono scegliere solo delle aree, che si suppone siano zone limitrofe alle grandi città indicate: Bologna, Milano, Torino, Venezia, Roma.

Questo rappresenta sicuramente un limite per molte strutture, soprattutto singole palestre.


Ho inviato personalmente una richiesta di informazioni allo staff di Linkedin facendo presente questo limite

La risposta che mi hanno inviato, che a mio avviso era alquanto ovvia, è che stanno lavorando ad una più approfondita profilazione (si spera per CAP).

Se conosciamo bene il nostro territorio è comunque possibile profilare il proprio target scegliendo direttamente le aziende a cui siamo interessati.

Oltre alla promozione di servizi propriamente “corporate” alle aziende (BtoB) possiamo anche effettuare promozioni mirate a tutti gli iscritti linkedin della nostra zona di interesse (BtoC).

 

In attesa di questa innovazione suggerisco alcune azioni da intraprendere:

– sviluppare un vero e proprio programma di corporate fitness non limitandosi al semplice sconto-convenzione; occorre cercare nuovi potenziali mercati e rivolgersi ad “aggregati di persone” presenti sul territorio come le aziende con “prodotti” accattivanti.

– creare la pagina ufficiale linkedin della propria azienda e presidiarla in maniera professionale attraverso pubblicazioni periodiche di contenuti interessanti (informazioni ad esempio sull’importanza dell’attività fisica per i dipendenti delle aziende in termini di produttività, minori assenze per malattie, ecc)

– fare digital PR utili al business dell’azienda sia diretto (nuovi potenziali clienti) che indiretto (ricerca fornitori, potenziali collaboratori, giornalisti, ecc);

– invitare i migliori collaboratori (soprattutto personale tecnico qualificato) ad iscriversi in modo da mostrare le vostre eccellenze alla community di linkedin.

Carmine Preziosi

 

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