La tecarterapia nelle lesioni muscolo tendinee.

La tecarterapia nelle lesioni muscolo tendinee.

Molto spesso gli atleti amatori o agonisti vanno incontro a problematiche a carico dei tessuti molli quali muscoli e tendini.

Le cause sono le più svariate e dipendono da fattori diversi come allenamenti non adeguati, calzature non idonee, scarsa preparazione atletica, errato esercizio propriocettivo e disordini posturali.

Una calzatura non adeguata non consente un corretto appoggio podalico e quindi il passo nelle sue fasi risulterà alterato e durante movimenti, corsa o scatti potrebbe esserci un danno tessutale.




Stesso discorso vale per atleti che non si preparano adeguatamente allo sforzo atletico o che hanno una muscolatura fin troppo trofica e rigida. In questi casi uno strappo muscolare è molto probabile.

Quali sono le lesioni più frequenti?

Le lesioni più frequenti negli sportivi risultano essere le lesioni muscolari, gli stiramenti e le contratture oltre che infiammazioni tendinee di vario genere e grado.

La contrattura muscolare è la più banale delle problematiche muscolo-tendinee e s presenta a causa di movimenti errati o troppo veloci e intensi, a movimenti ripetuti o ad un accorciamento muscolare eccessivo che col tempo porta il muscolo a contrarsi provocando dolore sia localmente che a distanza.

Lo stiramento richiede tempi di guarigione più lunghi e si prevede uno stop dalle attività sportive di circa 21 giorni. In questo caso le fibre muscolari vengono sottoposte ad un allungamento eccessivo provocando per l’appunto uno stiramento delle stesse.

Le lesioni muscolari possono essere di tre gradi:

  • 1 grado : rottura di poche fibre mucolari
  • 2 grado lesione di un numero maggiore di fibre
  • 3 grado distacco totale del muscolo dal tendine.

Raramente si osservano lesioni di 3 grado e quando ci si trova in una condizione del genere lo stop risulterà essere prolungato per diversi mesi.

La lesione di 1 grado viene curata e guarisce in circa 30/40 giorni.

Le lesioni di secondo grado vengono curate in base alla zona colpita da trauma e in base all’entità del danno in termini di centimetri.

E’ importante nella fase di guarigione rispettare le varie fasi di trattamento poiché saltando una di queste o accellerando i tempi di recupero si rischiano delle recidive o delle fibrosi muscolari.

La recidiva consiste in un nuovo trauma nella stessa zona di lesione.

La fibrosi muscolare consta nella formazione di tessuto cicatriziale ove le fibre muscolari non risultano essersi formate nella corretta direzione.

Quali cure seguire?

La prima parte del trattamento prevede il Protocollo PRICE.

Tale protocollo significa:

  • P Protezione della zona lesionata
  • R Riposo
  • I Ice Ghiaccio
  • C Compressione
  • E Elevazione.

Tale protocollo risulterà indispensabile per limitare i danni, limitare il gonfiore, l’infiammazione locale, il versamento, il dolore e viene seguito per circa 48/72 ore dal trauma.




Successivamente verranno eseguiti esami strumentali del caso come l’ecografia muscolo tendinea e/o una risonanza magnetica per valutare l’entità del danno.

Passata tale fase si procederà al trattamento della zona lesionata tramite l’ausilio di apparecchiature elettromedicali.

Uno degli strumenti più utilizzato dai Fisioterapista nella medicina dello Sport risulta essere la Tecarterapia.

La tecarterapia è nata nel 1998 per essere utilizzata nel mondo dello Sport. Oggi visto i risultati terapeutici  veloci, provati scientificamente, sicuri ed affidabili viene utilizzata in tutte le Patologie Osteo-Articolari e Muscolari sia nella fase acuta che nella fase cronica.

Nelle lesioni muscolari, nelle contratture e negli stiramenti la tecarterapia dimezza i tempi di recupero.

Può essere eseguita subito dopo il trauma, a distanza di poche ore, grazie ad una modalità di lavoro particolare chiamata atermica(senza calore)  che consente un drenaggio immediato dell’area affetta da trauma e un’azione antalgico-sedativa rapida.

Saranno poi fondamentali per un recupero ottimale esercizi di rinforzo muscolare isometrico nella prima fase, esercizi di propriocezione e dei allungamento a guarigione avvenuta per evitare recidive.

Articolo a cura di Ryakos Center 




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