In Europa un milione di decessi all’anno per inattività fisica.

In Europa un milione di decessi all’anno per inattività fisica.

Presentate le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità nell’edizione curata dall’Uisp. L’OMS raccomanda le ‘dosi’ minime per vivere in salute.

Ogni anno n tutta Europa si verificano un milione di decessi (il 10% circa del totale) causati dalla mancanza di attività fisica e per stare in salute basterebbero 20 minuti di attività fisica al giorno.

Questi sono soltanto due dei dati che emergono dal documento “Strategia per l’attività fisica OMS-Organizzazione Mondiale della Sanità 2016-2020″ per l’Europa” presentato a Roma durante il convegno organizzato dall’Uisp-Unione Italiana Sport.




Il documento, in una sessantina di pagine, elenca le politiche generali e i comportamenti individuali che dovrebbero spingere gli europei a muoversi di più.

Le conseguenze dell’inattività fisica si traducono in numeri impressionanti: ogni anno, infatti, in tutta Europa si verificano un milione di decessi (il 10% circa del totale) causati proprio dalla mancanza di attività fisica; all’inattività fisi­ca sono imputabili il 5% delle affezioni coronariche, il 7% del diabete di tipo 2, il 9% dei tumori al seno e il 10% dei tumori del colon. Crescono anche i dati in negativo sulle persone obese e in sovrappeso in Italia, aumentate negli ultimi decenni:  in 46 paesi (l’87% della Regione), oltre la metà degli adulti sono sovrappeso od obesi, ed in diversi casi si arriva a sfiorare il 70% della popolazione adulta».

Contrariamente a quello che si può pensare sono i giovani, o meglio le giovani, di età compresa tra gli undici e quindici anni, le pecore nere del sistema: «che fanno registrare un aumento della sedentarietà», scrive l’Oms nelle strategie per il futuro. Solo il 34% degli adolescenti europei di età compresa tra 13 e 15 anni è fisicamente attivo ai livelli consigliati dal­le presenti linee guida.




Gli italiani sono tra i più sedentari, con il 60% che dichiara di non fare mai sport o attività fisica, contro una media europea del 42% e un primato, quello della Svezia, che si ferma al 9%”.

L’inattività non solo ha un pesante impatto negativo in forma di costi diretti per il sistema sanitario, ma ha anche un elevato costo indiretto in termini di aumento dei congedi per malattia, delle inabilità al lavoro e delle morti precoci. Si calcola che per una popolazione di dieci milioni di persone per metà insufficientemente attive, il costo dell’inattività sia di 910 milioni di euro l’anno.

L’OMS raccomanda agli adulti, anziani compresi, di praticare almeno 150 minuti a settimana di attività fisica di tipo aerobico a in­tensità moderata. Le raccomandazioni attuali insistono sui benefici per la salute di un’attività ad intensità moderata e sul fatto che i livelli consigliati possono essere accumulati esercitandosi per intervalli re­lativamente brevi di tempo. Bambini e giovani, invece, dovrebbero praticare un totale di almeno 60 minuti al giorno di attività fisica, da moderata a intensa.

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